Prendersi cura dell’anziano: un approccio integrato
Con il passare degli anni, in Italia stiamo assistendo ad un aumento sempre maggiore della
popolazione anziana. Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, nel 2024 circa il 25% degli
italiani aveva più di 65 anni, valore che si prevede possa raggiungere il 35% entro il 2050.
Considerando questo scenario, il tema del prendersi cura dell’anziano diviene una vera e
propria responsabilità sociale. L’obiettivo non è solo quello di curare, ma soprattutto
prevenire: rallentare il declino fisico e cognitivo, mantenere una buona qualità di vita, e
garantire dignità e autonomia il più a lungo possibile.
La prevenzione, infatti, è il primo e più importante passo nella cura dell’anziano. Gli ambiti
di azione in questo senso sono molteplici ed intervenire precocemente può fare la
differenza: ad esempio lavorando su uno stile di vita sano, sulla stimolazione mentale e sul
monitoraggio di eventuali segni di decadimento.
Contare sul supporto e la vicinanza delle persone care e della famiglia è un aspetto di
fondamentale importanza, tuttavia non sempre sufficiente per garantire un’assistenza
completa ed efficace. I caregiver possono avere un ruolo primario nell’intercettare eventuali segnali precoci di difficoltà quotidiane che sarebbero meritevoli di un
approfondimento specialistico.
Queste difficoltà possono riguardare ambiti spesso sottovalutati ma comunque necessari
per garantire il benessere della persona a 360 gradi, tra cui l’ambito emotivo,
comunicativo e nutrizionale. Nel contesto della prevenzione e cura dell’anziano, la
collaborazione integrata tra dietista, psicologa e logopedista risulta fondamentale per
garantire un approccio olistico e personalizzato.
Il dietista interviene per prevenire e trattare la malnutrizione, spesso legata ai
cambiamenti fisiologici legati all’avanzare dell’età. La malnutrizione può però risultare
associata anche alla presenza di patologie croniche o a disturbi della masticazione e
deglutizione; in tali condizioni, l’elaborazione di un piano alimentare personalizzato può
favorire un migliore decorso clinico e una prognosi più favorevole. Nell’ambito dei disturbi
della deglutizione e della masticazione, entra in gioco anche il logopedista, il cui lavoro in
età geriatrica è per lo più volto alla valutazione e al trattamento dei disturbi della
deglutizione, del linguaggio, della comunicazione e della voce. Tali funzioni, infatti,
risultano spesso compromesse nella persona anziana a causa dell’invecchiamento
fisiologico e/o della presenza di malattie neurologiche concomitanti. Anche la figura dello
psicologo riveste un ruolo cruciale nel sostenere il paziente anziano durante il percorso di
invecchiamento, attraverso la valutazione e gestione di patologie neurodegenerative, la
motivazione al cambiamento dello stile di vita, l’elaborazione dell’accettazione delle
eventuali limitazioni funzionali, a volte in corrispondenza di disturbi dell’umore,
contribuendo così a un invecchiamento il più possibile sereno e consapevole.
L’interazione tra queste figure consente di sviluppare piani di intervento sinergici, volti
non solo al trattamento, ma anche alla promozione del benessere globale dell’anziano.
In conclusione, possiamo affermare che alimentazione, benessere psicologico e
riabilitazione logopedica sono tre pilastri inscindibili per promuovere un invecchiamento
attivo, dignitoso e pieno di vita. Investire nella prevenzione, nell’ascolto e nella
personalizzazione delle cure è il primo passo per una presa in carico realmente efficace
dell’anziano, capace di valorizzarne le risorse, rispettarne i bisogni e migliorare la qualità
della vita in ogni sua fase.
Dott.ssa Alice Ceruti Logopedista
Dott.ssa Giada Piazzini Dietista
Dott.ssa Michela Berta Psicologa
Si ringrazia per la gentile concessione ed autorizzazione la Dott.ssa Alice Ceruti (Logopedista Alzano Lombardo -BG-).
