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Recent Developments of Carboxymethyl Cellulose

La carbossimetilcellulosa (CMC) rappresenta una delle più importanti e versatili derivazioni idrosolubili della cellulosa. Grazie alla sua struttura chimica modificata, che le conferisce caratteristiche anioniche, trova ampio impiego in numerose applicazioni industriali, farmaceutiche e alimentari. La CMC è ottenuta mediante sostituzione parziale dei gruppi ossidrilici presenti nella cellulosa naturale con gruppi carbossimetilici, senza alterarne l’impalcatura polisaccaridica di base. Sintetizzata per la prima volta nel 1918, la sua produzione su scala commerciale ebbe inizio in Germania nei primi anni ’20 del Novecento.

Traduzione professionale del testo:

La carbossimetilcellulosa (CMC) è un derivato anionico e idrosolubile della cellulosa, un polisaccaride lineare composto da unità di anidro-glucosio ripetute, collegate da legami glicosidici β-1,4. A livello molecolare, la principale differenza tra la CMC e la cellulosa risiede nella presenza, nella CMC, di gruppi carbossimetilici anionici (–CH₂COOH) che sostituiscono alcuni atomi di idrogeno nei gruppi ossidrilici presenti nella struttura originaria della cellulosa (Figura 1). La CMC fu sintetizzata per la prima volta nel 1918; tuttavia, la produzione commerciale di questi importanti materiali polimerici fu avviata in Germania nei primi anni Venti del secolo scorso [1].

Per scaricare il testo integrale in PDF –> polymers-13-01345-v3Carbossimetilcellulosa

[Tratto da: www.mdpi.com ]

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