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La sicurezza delle cure e la prevenzione del danno evitabile

Il primo approccio si concentra sugli errori dell’essere umano: dimenticanza, disattenzione o scarsa eticità. L’approccio di sistema si concentra sulle condizioni in cui le persone lavorano e cercano di costruire difese per evitare errori o mitigarne gli effetti (1). Rispetto al primo approccio, Ippocrate dava queste indicazioni “Per quanto riguarda le malattie, prendi l’abitudine di due cose: aiutare, o almeno non fare del male. L’arte ha tre fattori, la malattia, il paziente, il medico. Il medico è il servitore dell’arte. Il paziente deve collaborare con il medico nella lotta contro la malattia” (2). Nella medicina occidentale, oltre alla responsabilità dell’operatore sanitario, è storicamente presente la consapevolezza del difficile bilanciamento tra il beneficio e il danno: ogni atto sanitario, dalla somministrazione di un farmaco all’intervento chirurgico, in quanto in grado di modificare l’organismo umano è in grado, di conseguenza, di produrre un danno al paziente, danno non evitabile ma valutabile in un’ottica di rapporto con i benefici attesi e solo in qualche caso riducibile. All’operatore sanitario spetta la responsabilità di prendere la “giusta decisione” di decidere “il cosa fare”: vanno evitati quegli interventi, quei farmaci che non danno benefici o i cui benefici ricevuti sono inferiori ai danni causati al paziente. Vale la pena di sottolineare, inoltre, che alcuni atti determinano per loro natura un danno potenziale la cui manifestazione può essere ridotta ma non esclusa: ad esempio le infezioni urinarie dopo inserzione del catetere o le infezioni del sito chirurgico. Nel XX secolo, come ricostruito nella magistrale storia del movimento sulla sicurezza di Lucian Leape (4), vi è stato un progressivo cambiamento di approccio e l’attenzione si è spostata dal “cosa” al “come” e dal “chi” al “dove”, in altri termini, ci si è focalizzati sulle modalità di esecuzione e sul contesto organizzativo. La voce “risk management” è, quindi, comparsa nei vocabolari per l’indicizzazione degli articoli scientifici (5) con la seguente definizione: “Il processo di minimizzazione del rischio per un’organizzazione sviluppando sistemi in grado di identificare e analizzare i potenziali pericoli al fine di prevenire incidenti, lesioni e altri eventi avversi e tentando di gestire gli eventi e gli incidenti che si verificano in modo tale da ridurre al minimo il loro effetto e il loro costo….

[Tratto da: https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn%3Aaaid%3Ascds%3AUS%3Ab8a5ac66-1cb9-3bcd-b263-505413374900 ]

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